i nostri progetti

La nostra associazione ha una lunga vita.

È presente nel territorio dal 1999 (inizialmente come Associazione culturale, poi come ONLUS, infine come APS a partire da Marzo 2020) ed ha raccolto intorno a sé numerosi e diversi soci: insegnanti, genitori, operatori, educatori, studenti universitari, professionisti del mondo della formazione. I soci sono aderenti spontanei, per lo più volontari. Ma l’iscrizione e la conferma a socio resta volontaria e non vincolante, per cui c’è sempre stato un grande turnover di genitori e di professionisti. L’attuale consiglio Direttivo dell’Associazione è costituito da figure professionali molto qualificate.
La nostra associazione fa parte dell’Associazione di secondo livello: “Coordinamento dei rappresentanti di distretto del volontariato” riconosciuta dal Piano di zona della RM4.3. In rappresentanza del mondo della disabilità. Perciò ha collaborato, per tutto il 2019, 2020, 2021,2022 e continua, con il Coordinamento per costruire la rete delle collaborazioni. Nella speranza di contribuire alla costruzione di un Piano di zona più efficace e più integrato. Al fine di realizzare la co-progettazione. Inoltre l’obiettivo numero uno è da sempre quello di cercare di ottenere dei Progetti individuali di vita per le persone diversamente abili. Per il presente e per un futuro “dopo di noi”.
L’obiettivo fondamentale dell’Associazione Formae Mentis è quello di valorizzare le risorse umane e sociali e di costruire una rete di sostegno alla disabilità. La sede dell’Associazione è “prestata” da uno dei soci professionisti. Non paghiamo alcun canone di affitto. Nessuno dei volontari ha mai preteso rimborsi delle spese occasionali sostenute (per viaggi, acquisti di materiale di facile consumo, ore di lavoro come formatore, volantinaggi, preparazione di eventi, cucina, musica e quant’altro). Abbiamo un sito che gestiamo autonomamente, per il quale paghiamo soltanto il canone di Aruba, gestiamo bilancio e contabilità senza rimborso alcuno, lavoriamo ai progetti in modo del tutto autonomo e spontaneo, senza alcun rimborso. Anche i mobili, le attrezzature, i materiali didattici sono stati donati.
Il desiderio comune è soltanto quello di veder decollare una realtà patrimonio pubblico come le case in co-housing de Il Trifoglio per farlo diventare un luogo di inclusione e di inserimento nel mondo sociale. Lavorare con le diverse disabilità non è semplice, occorrono professionalità ben strutturate, necessita una rete professionale psicopedagogica non indifferente e qualificata. E va assicurato il coordinamento e il controllo da parte delle strutture socio-sanitarie pubbliche. Negli ultimi due anni la nostra Associazione è stata appunto impegnata, in rete con altre Associazioni del territorio in questi progetti di co-housing proprio nel complesso residenziale de Il Trifoglio.

L’ultimo, il progetto “ Desiderio di vita indipendente” ha avuto un enorme successo, e ha richiesto da parte dei genitori degli utenti di aprire una raccolta fondi per la sua prosecuzione.