Creare le condizioni per la qualità della vita

Secondo l’OMS, salute non significa la semplice assenza di malattie, ma è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. Un individuo sano, in salute, è colui che può esplicare i compiti richiesti dal suo contesto biologico e sociale e può costruire delle risposte adeguate agli stimoli che riceve adattandosi ad ogni ambiente. 

Nella definizione di salute dell’OMS si evince il legame tra società e salute dell’individuo: assicurare la salute al singolo, in quanto parte attiva di un tutto, consente il funzionamento di un gruppo-sociale, il quale a sua volta, però, deve cercare di favorire nel singolo il raggiungimento del migliore  stato di salute possibile, che si conferma come primo bisogno da soddisfare e da tutelare in una collettività.

Per creare le condizioni atte ad elevare la qualità della vita dei soggetti disabili gravi in età evolutiva è necessario il raggiungimento di alcuni obiettivi intermedi sui quali sono focalizzati gli specifici interventi del presente progetto:

  • Contenere – mediante attività di tipo abilitativo – le disabilità specifiche (motorie, cognitive, comunicative e relazionali) anche attraverso la sollecitazione all’autocontrollo da parte del singolo soggetto.
  • Individuare e valorizzare le potenzialità cognitive e psicoaffettive che favoriscono lo sviluppo delle capacità espressive e comunicative.
  • Ridurre la dipendenza dall’ambiente famigliare e l’isolamento sociale.
  • Aumentare le occasioni di scambio e contatto sociale.
  • Favorire le autonomie personali.
  • Far emergere abilità strettamente collegate ad esperienze piacevoli e coinvolgenti quali quelle collegate alla musica e  alla percezione del proprio corpo.
  • Accrescere il sentimento di sicurezza, il benessere emozionale e la qualità delle relazioni affettive e proporzionalmente l’autostima del bambino.
  • Promuovere iniziative di sostegno alle famiglie.

E’ possibile, laddove vi siano mezzi finanziari aggiuntivi, elevare la qualità dei livelli minimi che debbono comunque essere garantiti. Un livello intermedio di qualità è rappresentato dalla formulazione di una valutazione orientativa verso ulteriori sviluppi dell’iter scolastico ed extrascolastico della persona disabile, quando lascia il percorso formativo tradizionale. Un percorso individualizzato – PAI